sabato 8 marzo 2008

Pratica 3

Domanda: Vorrei avere più informazioni in merito alla parte istintiva del centro emozionale dove gran parte delle emozioni negative sono create....se capisco il meccanismo di questo vuol dire che avrò la comprensione della totalità delle origini di queste creazioni negative? (premetto che chi scrive non è di madre lingua italiana)

Per quanto riguarda la parte meccanica del centro emozionale, non è in quel centro che si generano le emozioni negative, esse appartengono ad un centro "artificiale" che si è creato durante la nostra vita per imitazione degli atteggiamenti delle persone e per assimilazione della cultura in cui siamo cresciuti.

Il lavoro sulle emozioni negative è un lavoro di conoscenza di noi stessi, delle ragioni per cui un certo stimolo evoca in noi certe risposte. Le emozioni negative sono una parte di energia che non viene usata e che viene eliminata, se impariamo a comprendere perché si creano e da dove, e a vedere diversamente le stesse cose, impariamo a dirigere questa energia per la nostra crescita, se le esprimiamo semplicemente perdiamo quello ci servirebbe per avere un maggiore controllo.
E' come dire che ho dei soldi a disposizione ed invece di pensare come spenderli compro la prima cosa che vedo e poi non ne ho più per quello che è veramente importante.

C'è tanto da dire sul modo di osservare e lavorare praticamente sulle emozioni negative, sto scrivendo un articolo che analizza le emozioni negative come ottava discendente, spero che sia ultimato presto. Un consiglio pratico per adesso è quello di comprendere che non sono reali, e questo lo puoi fare provando, quando ti è possibile, a dare, nel caso di emozioni negative più leggere, delle risposte diverse. Un esercizio è quello di cambiare la risposta che diamo alla negatività quando guidiamo. Quando qualcuno ci taglia la strada o fa qualcosa che ci irrita, diventiamo negativi, spesso questa negatività è causata dal fatto che siamo così concentrati su noi stessi che pensiamo di aver ricevuto un torto, questa è la radice dell'emozione negativa. A questo punto, facciamo lo sforzo di non pensare subito a noi stessi, ma di osservare la persona che ci ha "fatto il torto", se la guardiamo, nella totalità dei casi verificheremo che quella persona non sa nemmeno quello che sta facendo, è così assorbita dal suo mondo che non si può rendere conto di quello che ha fatto. Questa osservazione ci aiuta a comprendere come, una volta che ho cambiato la direzione dell'impulso che genera l'emozione negativa, questa inizia a perdere intensità, ho usato l'energia che potevo sprecare per l'osservazione. E' un esercizio preparatorio ed in esso dobbiamo cercare verifiche di quanto detto.

Spero di esserti stato utile.
A presto,
E.

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