lunedì 17 novembre 2008

Attenzione Divisa

Ouspensky parla per la prima volta del concetto di attenzione divisa in relazione alla sua comprensione dell'idea del ricordo di sé:

...nell'atto del ‘ricordarsi di sé’ l'attenzione di divide: una parte è diretta verso lo sforzo stesso, l'altra verso la sensazione di sé... Parlo del ‘ricordarsi di sé’ come divisione di attenzione, che ne è il tratto caratteristico.
Quando osservo qualcosa, la mia attenzione è diretta su ciò che osservo:
IO-------------------->il fenomeno osservato

Quando, sempre osservando, tento di ricordarmi di me, la mia attenzione è diretta contemporaneamente verso l'oggetto osservato e verso me stesso:
IO<------------------->il fenomeno osservato
Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto


In questo articolo tratteremo solamente il concetto i attenzione divisa in due, Rodney Collin (‘La teoria delle Influenze Celesti’) introduce il concetto di attenzione divisa in tre, ma questa sarà il soggetto di un altro articolo.

Solitamente la nostra attenzione è “catturata” da ciò che ci accade. Una prima osservazione di questo è relativa al diverso livello di attenzione che caratterizza le parti della macchina umana, i centri. L'uomo è diviso in quattro centri principali: emozionale, intellettuale, motorio e istintivo che a loro volta sono suddivisi in diverse parti. Vi è una divisione verticale, vale a dire che in ogni centro possiamo trovare una parte istintiva-motoria una emozionale ed una intellettuale.

CONTINUA

mercoledì 5 novembre 2008

Considerazione Iinterna e Considerazione Esterna II

La seconda parte della traduzione dal testo di Nicoll sulla considerazione interna ed esterna.
Buona Lettura,
E.

Considerazione Iinterna e Considerazione Esterna II
Testo tratto da:
“Commentari psicologici agli insegnamenti di Gurdjieff e Ouspensky”

parte II°


Birdlip, 1 Marzo 1943

Più esigenze avete, più considerazione interna avrete. Sarete sempre delusi e sentirete che qualcun altro è da biasimare. La gente che ha tante esigenze rende la vita molto difficoltosa per se stessa. Niente è giusto: essi non sono circondati dalla gente giusta, non sono trattati come si deve, e così via. In questo Lavoro, noi dobbiamo gradualmente sentire la nostra propria nullità attraverso l’osservazione.

L’opposto della considerazione interna è la considerazione esterna. La considerazione esterna è pensare agli altri. E’ una delle poche cose del Lavoro che ci è richiesto realmente di fare.Ci viene richiesto di non considerare internamente e non avere emozioni negative, e così via, ma anche di considerare esternamente proprio come è necessario ricordare noi stessi. Quando siamo in uno stato di considerazione interna, (e questo è il nostro stato usuale), stiamo pensando veramente solo a noi stessi. Solitamente consideriamo noi stessi come il centro dell’universo. Come Copernico, dobbiamo realizzare che non siamo il centro dell’universo. La considerazione interiore ci dà solo auto-emozioni e come queste aumentano, il carattere diventa più chiuso in se stesso. Tutti voi conoscete, certamente, coloro ai quali non si può parlare per un momento senza che inizino a dirvi quali problemi hanno, quale dura vita essi conducano, e così via, questa gente è rovinata, essi sono morti. Voi sapete che il Lavoro dice che sono le emozioni negative che governano il mondo, non il sesso o il potere. Pensate solamente a quanta gente è completamente rovinata dall’indulgere costantemente in emozioni negative. La considerazione interna è un ramo della identificazione. E’ strettamente connessa con gli stati negativi in noi. Non dovete pensare che l’opposto della considerazione interiore consista in un caloroso, ottimistico umore e in un ridere vistoso. Questa non è considerazione esterna.
CONTINUA