martedì 17 febbraio 2009

LA LIBERAZIONE CONDUCE ALLA LIBERAZIONE

LA LIBERAZIONE CONDUCE ALLA LIBERAZIONE. Queste sono le prime parole di verità, non una verità fra virgolette, la verità nel vero senso della parola; verità che non è solo teorica, non semplicemente una parola, ma verità che può essere compresa in pratica. Il significato che sta dietro a queste parole può essere spiegato così:
Per liberazione si intende la liberazione che è lo scopo di tutte le scuole, di tutte le religioni, in ogni tempo. Questa liberazione può di fatto essere molto grande. Tutti gli uomini la desiderano e si sforzano per averla. Essa però non può essere ottenuta senza la prima liberazione, una liberazione minore. La grande liberazione è la liberazione dalle influenze all’esterno di noi. La liberazione minore è la liberazione dalle influenze dentro di noi.

Gurdjieff VEDUTE DAL MONDO REALE

giovedì 12 febbraio 2009

Una storia Sufi

Ringrazio Claudio per questa storia.
Buona lettura,
Enzo

Un giorno, Nasreddin Hodja e suo figlio andavano al mercato. Il figlio cavalcava l'asino, e lui, lo accompagnava a piedi. Un passante brontolò : - Ecco la nostra gioventù moderna : lasciarsi portare tranquillamente dall'asino, obbligando il suo vecchio padre, con il suo pesante turbante, a seguirlo a piedi! - Padre , te lo avevo detto! mormorò il figlio. Andiamo, non indugiare e prendi il mio posto. Nasreddin Hodja acconsenti. Essi fecero cosî un pezzo di strada fino a che si sentirono interpellare da un gruppo di paesani : - Ehi Hodja, le tue ossa si sono indurite, sei rotto dal ricordo degli anni, perché costringi quest'adolescente, nel fiore degli anni, a zoppicare leggermente dietro di te A queste parole, Hodja non trovò meglio che far montare suo figlio dietro di lui, sulla groppa dell'asino. Non erano andati molto lontano che alcuni individui gli sbarrarono la strada, gridando : - Che gente spietata Due persone su di un povero asino E dire che é il nostro famoso Hodja che tollera ciò! Se questa non é una vergogna! Questa volta, Nasreddin Hodja, fuori di se, discese subito dal somaro, ed anche suo figlio, e tutti e due proseguirono andando dietro l'asino libero del suo carico. Siccome ogni cosa ha una fine, subirono i rimproveri di alcuni. mascalzoni che încontrarono poco dopo. - Che idiozia! Vedere l'asino sgambettare e caracollare in libertà, mentre i suoi padroni, sfidando la polvere e l'intollerabile calore, fanno la strada a piedi! Non si è mai vista una cosa simile! - Vedi, figlio mio, disse Nasreddin Hodja, al culmine della pazienza, ammiro le persone che si sono liberate delle malelingue! Tu, fai come ti sembra meglio e che la gente dica ciò che più desidera, perché le bocche degli uomini non sono un sacco che si possa chiudere !