venerdì 29 agosto 2008

Introduzione alle Leggi

In questo articolo si introduce il principio delle Leggi Cosmiche in relazione alle idee della Quarta Via.
Buona lettura,
E.

Nel sistema della Quarta Via la relazione dell’uomo con il tutto si fonda sul principio di relatività, questo principio ci mostra come l’analisi della nostra esperienza sia collegata con i differenti livelli o “mondi” che prendiamo in considerazione in relazione a ciò che stiamo osservando. Il Raggio di Creazione indica la divisione di questi mondi e le forze o ordini di leggi che agiscono in ognuno di essi.

Nel Raggio di Creazione ad ogni “Mondo” è assegnato un numero corrispondente di leggi pari al numero di forze che agiscono in quel mondo.

Al livello dell’Assoluto le tre forze costituiscono un’unità, una la singola e indipendente Volontà. All’Assoluto corrisponde il numero 1. Nel mondo del secondo ordine (Tutte le Galassie) le tre forze sono divise; a questo mondo è assegnato il numero 3. A questo livello la volontà dell’Assoluto si esprime direttamente.

Proseguendo, nella discesa del Raggio di Creazione, ogni mondo inferiore eredita tutte le forze dei i mondi superiori così come accade a Mondo 3, e in aggiunta possiedono tre forze loro proprie, al livello di Mondo 6 “La Via lattea” vi sono tre forze del mondo stesso, più quelle dei mondi che lo precedono. A questo livello non vi è più l’azione diretta della volontà dell’Assoluto e le forze che fanno parte di questo mondo iniziano ad avere una componente di meccanicità. Questo può essere compreso se pensiamo ad esempio ad un’invenzione, alla sua creazione le possibilità di utilizzo sono molto concentrate e direttamente collegate all’idea della persona che la ha realizzata; ma a mano a mano che questa entra a far parte di un ordine più vasto di persone che la usano sono scoperti o creati nuovi utilizzi della stessa, entrano così nel ciclo di vita dell’invenzione un maggior numero di possibilità di utilizzo e applicazione, si sommano nuove potenzialità, così nella differenziazione dei mondi si aggiungono nuovi elementi che nella loro interazione creano gli elementi costituenti del mondo stesso. Così nel mondo del terzo ordine ci sono (3)+3)=6 forze; nel mondo di quarto ordine ci sono (3+6) +3=12 forze e così via
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sabato 23 agosto 2008

I Tipi Fisici

Questo è un articolo introduttivo all'idea dei Tipi fisici secondo i principi della Quarta Via, grazie a Guido per il lavoro sui diversi tipi e a Gianni per le immagini sull'Enneagramma dei Tipi.
Buona Lettura,
E.

Il sistema della Quarta Via distingue le differenti tipologie di essenza, e di conseguenza di tipo di macchina umana, in base allo studio del sistema endocrino. Ogni uomo normale è nato con tutte le ghiandole endocrine attive ma, in base alle idee del Sistema, alcune di queste sono più attive di altre nell’individuo.
Ogni ghiandola endocrina influenza un aspetto della natura umana, da quello fisico a quello psicologico; secondo il Sistema la ghiandola endocrina più attiva determina la tipologia di individuo, la sua essenza.
Sappiamo ad esempio che una particolare attività delle ghiandole surrenali attive si esprime in un individuo attraverso certi comportamenti. A livello medico è riconosciuto che una iper-attività di una ghiandola influenza sia la conformazione fisica, specialmente nel periodo dello sviluppo che le reazioni psicologiche, per esempio una attività molto sviluppata della ghiandola pituitaria anteriore, produce un eccesso di ormone della crescita durante il periodo dello sviluppo facendo si che l’individuo risulti essere molto alto. Il tipo fisico a cui è associata la ghiandola pituitaria anteriore è il tipo Saturnino, caratterizzato, tra le altre cose, dalla sua altezza.
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mercoledì 13 agosto 2008

La Frizione

La frizione è l'energia che si genera da un'azione di sfregamento tra due parti fra cui è presente attrito. L'attrito è una forza che si genera tra due superfici a contatto tra loro in cui una si oppone al movimento, questa opposizione genera energia.
Che lo voglia o no nella vita di un essere umano si generano frizioni dovute alle lotte interiori ed esteriori innescate dal necessario esistere in un contesto sociale e naturale. Queste frizioni sono dovute a diversi gruppi di Io che entrano in contraddizione tra di loro; dalle scelte più semplici, come che indumento mettersi, a quelle più difficili, come con chi avere una relazione e che direzione dare alla propria esistenza.

Quello che accade a livello meccanico è che queste frizioni vengono vissute in maniera inconsapevole, vale a dire che la persona non conosce in maniera "reale" le cause e le conseguenze delle proprie "scelte" e decide una direzione piuttosto che un'altra, non in maniera consapevole ma in maniera meccanica e accidentale, in base alla propria natura e “programmazione”. Questo è quello che di solito accade nelle nostre vite: di fronte a scelte difficili tendiamo ad optare per la risposta conosciuta perché è quella più facile o che ci viene spontanea.

Abbiamo la naturale tendenza a reagire automaticamente in base alle esperienze "registrate" durante la nostra esistenza. Questo è naturale e “giusto” per una persona che non sta portando avanti un Lavoro su di sé, ma cambia per coloro che desiderano e hanno scelto di tentare di essere consapevoli delle proprie scelte.

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domenica 10 agosto 2008

Nuovo sito sui Racconti di Belzebù

E' stato "varato" un nuovo progetto sui Racconti di Belzebù. al link http://iraccontidibelzebuasuonipote.it/ potete trovare una prima "scheda di lettura" sui Racconti, da usare come stimolo e riferimento. Se volete commentare o aggiungere osservazioni potete usare il Forum che trovate QUI.
Buona lettura.
E.

mercoledì 6 agosto 2008

Esercizio sull'ascolto Musicale

Questo è un esercizio per sviluppare l'osservazione e la divisione dei centri usando le impressioni che produce la musica. Consiglio a chiunque decide di fare questo esercizio di comprendere che per ottenere dei risultati è necessario il tempo e la ripetizione in condizioni diverse dello stesso esercizio per poter osservare il suo lavoro in diversi momenti. Non fate le cose velocemente non c'è da correre in nessun luogo.

Possiamo dividere un ascolto qualunque (ogni pezzo di musica contiene quello che ci serve in strutture e collegamenti differenti) in tre "sezioni di ascolto" principali:
MOTORIA
EMOZIONALE
INTELLETTUALE

Questo perché rappresenta un ordine crescente di complessità, almeno per i non addetti ai lavori come i musicisti, che dovranno invertire la parte emozionale con quella intellettuale.
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