martedì 25 marzo 2008

7 dicembre 1941

Si apre una nuova sezione di traduzioni degli Incontri a Parigi tenuti da Gurdjieff. Grazie a Gianni per il suo lavoro di traduzione e trascrizione.
Buona Lettura,
E.

PAGINA 01 del documento "gurdjieff40s.pdf" che ha anche come titolo di file "(Ebook - Gurdjieff - ENG) - Gurdjieff - Gurdjieff Meetings in Paris Vol. 2.pdf"


INCONTRI A PARIGI
Nota dei traduttori


Si tratta dei verbali di almeno una dozzina di incontri, tenuti il giovedì e il sabato tra il 1920 e il 1946 circa, da Gurdjieff. Dal contesto si deduce che fu proprio lui stesso, contrariamente a disposizioni prese in altri periodi del suo insegnamento, a stabilire che si trascrivessero gli incontri (in una delle trascrizioni lui stesso loda la persona che sta trascrivendo). Questi verbali, di cui vi presentiamo per la prima volta la traduzione in italiano, sono reperibili liberamente in lingua inglese nel web con il nome "gurdjieff40s.pdf", "(Ebook - Gurdjieff - ENG) - Gurdjieff - Gurdjieff Meetings in Paris Vol. 1.pdf" e "(Ebook - Gurdjieff - ENG) - Gurdjieff - Gurdjieff Meetings in Paris Vol. 2.pdf". Al momento presente la traduzione in italiano di tutti i verbali è quasi completa su dattiloscritto e ve le proporremo man mano che saranno trascritte su computer.






GURDJIEFF - INCONTRI A PARIGI

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7 dicembre 1941

Domanda: Accade qualcosa di intollerabile nel mio lavoro. Nonostante i miei sforzi non riesco a ricordare me stesso; ad ottenere una miglior qualità. Mi ci metto inutilmente per intere ore. Non ottengo risultati. Perché?

Gurdjieff: Questo deriva dal tuo egoismo. Particolarmente il grande egoismo in cui sei vissuto fino ad ora. Tu sei racchiuso in esso, devi uscirne. Per uscirne devi imparare a lavorare. Non solo per te stesso, ma per gli altri. Comincia con il lavorare sui tuoi genitori (con l'idea dei genitori ndt.). Devi cambiare il tuo scopo. Prendine uno nuovo, lo stesso di chi ti sta vicino, non importa chi, di chiunque, o scegli tra le persone intorno a te. Devi lavorare per te stesso utilizzando lo scopo di essere capace di aiutarli. Solo che sarà la lotta contro l'egoismo. Io vedo che avete un passato molto brutto, segnato da un egoismo particolare. Tutto il vecchio materiale viene a galla. E' per questo motivo che non puoi fare niente. E' normale; in accordo con l'ordine, alle leggi. Ma prima di raggiungere lo scopo, ci sono molte salite e discese. Questo dovrebbe rassicurarti. Questo potrebbe rassicurarti, io potrei rassicurarti completamente, ma tu devi lavorare su te stesso.

Domanda: Per uscire da questo stato di sofferenza, così vivido e così negativo. (Due tipi di sofferenza, una oggettiva, una soggettiva.) Posso fare uso di mezzi esteriori, assumere dell'oppio, per esempio?

Gurdjieff: No, devi lavorare su te stesso. Distruggere l'egoismo nel quale hai sempre vissuto. Prova quel che dico. Cambia il tuo scopo. Ora è necessario raggiungere un nuovo livello. Entrambi siete sulla strada per Gare de Lyon, ma prendete vie diverse, una che passa da Londra e una dall'Opera. Siete entrambi a circa la stessa distanza.

Domanda: Vedo la mia impotenza e la mia codardia. Non posso dire niente e fare niente per un altro. Poiché la mia testa non è lucida. Ho la sensazione se una cosa è giusta o no, ma non posso spiegare ancora il perché.

Gurdjieff: Tu non puoi dire o fare niente per un altro. Tu non sai di cosa hai bisogno per te stesso, non puoi sapere di cosa ha bisogno un altro. Lavora di proposito per lui. Ma recita la tua parte. Sii distaccato interiormente: Vedi.

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Esternamente parla come fa lui (entra in sintonia ndt.), in modo da non urtarlo. Devi acquisire la forza per farlo. Recita una parte. Diventa doppio. Per adesso lavori come responsabile. Fai quello che ti dico, non puoi fare di più. Amore per il tuo prossimo; quella è la VIA. Porta a tutti quello che hai provato nei confronti dei tuoi genitori.

Domanda: Si ha questo desiderio fin dall'inizio del lavoro.

Gurdjieff: Certo, è la stessa cosa; sempre la stessa cosa che ritorna in gradazioni diverse. Ora ha un'altra gradazione. Tu devi superare questa crisi. Tutto arriva dal falso amore di sé, dall'opinione che si ha di sé stessi, che è una menzogna.

Domanda: Ogni cosa in me è stata messa sottosopra dall'esercizio - in tutto il mio lavoro. Ha portato via la gioia del lavoro, l'ha reso doloroso, senza speranza, mi sento come un asino che tira un pesante carretto su per la collina.

Gurdjieff: E' perché in te ci sono altre parti che sono state toccate. E' come un pittore che mischia sempre gli stessi colori e non c'è mai nessun rosso. Quando ci metter dentro il rosso, esso cambia ogni cosa. Devi continuare.

Domanda: Questo esercizio mi ha fatto sentire qualcosa che è nuovo per me; quando provo a farlo e pongo la mia attenzione su quel piccolo punto immobile e vedo che non posso trattenerlo, ho la sensazione della mia nullità e mi sembra di comprendere meglio l'umiltà. Questo piccolo punto è più grande di me.

Gurdjieff: Perché hai un cane in te che ti ostacola in ogni cosa. Si chiama insolenza verso sé stessi. Devi distruggere questo cane. Dopodiché ti sentirai padrone di questo puntino, che tu sei più forte ed esso è nulla. Io non ho fiducia nel tipo artistico che vive nell'immaginazione, ha le idee dietro la propria testa, non dentro, pensa di sentire ed esperire, ma in realtà è solo occupato con cose esteriori. Vive solo sulla superficie, al di fuori, non dentro, non in sé stesso. Gli artisti non sanno niente della realtà e immaginano di conoscerla. Non ti fidare di te stesso. Entra dentro di te, in tutte le parti di te. E' assolutamente necessario imparare a sentire e pensare nello stesso momento in ogni cosa che fai, in ogni giorno della vita. Sei una persona vuota.

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Domanda: Come si dovrebbe pregare?

Gurdjieff: Lo spiegherò, ma è per dopo. Nel nostro sistema solare alcune sostanze emanano dal sole e dai pianeti, come quelle emanate dalla terra, entrano in contatto in certi punti del sistema solare. E questi punti possono riflettersi in immagini materializzate che sono le immagini invertite dell'Altissimo - L'Assoluto. Vi dico che è sempre esistita in immagine materializzata nella nostra atmosfera. Se la gente potesse avere abbastanza concentrazione da entrare in contatto con queste immagini, riceverebbe questa sostanza; in tal modo riceverebbero, senza stabilire un collegamento telepatico come con il telefono.

Domanda: Queste immagini si materializzano in forma umana?

Gurdjieff: Sì.

Domanda: Se qualcuno mette se stesso in contatto con questa immagine, e una seconda persona può mettere se stessa in contatto con lui, e una terza e una quarta, posso tutti ricevere questa immagine?

Gurdjieff: Se sette persone possono concentrarsi abbastanza da mettersi in contatto con questa immagine, essi possono comunicare, a qualsiasi distanza, tramite in collegamento stabilito tra di loro, e le sette ne formano una. Essi possono aiutarsi tra loro. Comunque, è solo spiegando qualcosa agli altri che uno comprende e assimila da sé completamente.

Domanda: Voglio sapere se materializzando l'immagine di un santo, questo mi porterà quello che desidero particolarmente.

Gurdjieff: Tu pensi come una persona ordinaria. Non hai nessun modo di materializzare niente ora. Per adesso prendi un compito di autosuggestione, così che una parte convinca l'altra e ripete e ripete all'altra che cosa hai deciso. C'è una serie di sette esercizi per lo sviluppo successivo dei sette centri. Citiamo il primo, il cervello, che è quello che conta nella vita ordinaria. (la testa è un lusso) gli altri, anche l'emozionale, che è il solo che è necessario è la spina dorsale, quella che devi sviluppare e rinforzare. Questo esercizio la rafforzerà. Allarga le braccia orizzontalmente ad un angolo preciso, contemporaneamente, fissa lo sguardo in un punto di fonte a te.

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Dividi la tua attenzione esattamente tra il punto e le braccia. Troverai che non ci sono associazioni, non c'è posto per loro, così tu sarai occupato con il punto e la posizione delle braccia. Fallo da seduto, da in piedi, poi sulle ginocchia. Venticinque minuti ogni posizione, parecchie volte al giorno - o meno. Una volta ho avuto un allievo che poteva stare per due ore senza muovere le braccia di un centimetro. Su altre cose era una nullità.

Domanda: Quando desidero fare quegli sforzi per il lavoro, c'è una dura barriera nel mio petto, impossibile da superare. Che potrei Fare?

Gurdjieff: Non è niente. Non sei abituato a usare questo centro - è un muscolo che si contrae - solo muscolare. Continua, continua.

Domanda: Ho fatto questo esercizio fino a quando mi facevano male le spalle. Mentre lo facevo, ho avuto una sensazione di Io. Ho sentito me stesso distaccato, realmente Io.

Gurdjieff: Tu non puoi avere un "Io". L' "Io" è una cosa molto costosa. Tu sei a buon mercato. Non filosofeggiare, non mi interessa, e non parlare di "Io". Fai l'esercizio come un servizio, come un obbligo, non per i risultati (come l' "Io"). I risultati verranno dopo. Oggi è solo servizio. Solo quello è reale.

Domanda: Mi sento più in me stesso, come se fossi stato prima vicino ad una porta.

Gurdjieff: Non è una porta ma molte porte. Devi aprire ogni porta, impara a farlo.

Domanda: Ho lavorato in particolare sull'amor proprio.

Gurdjieff: Senza amor proprio un uomo non può fare nulla. Ci sono due qualità di amor proprio. Una è una cosa sporca. L'altra, un impulso, amore del vero "Io". Senza di questo, è impossibile muoversi. Un antico detto indiano dice - "Felice è chi ama se stesso, perché lui può amarmi" - Vedo dal rapporto di Mme. S. che nessuno mi ha compreso. Abbiamo bisogno di fuoco. Senza fuoco, non ci sarà mai niente. Questo fuoco è la sofferenza, sofferenza volontaria, senza la quale è impossibile creare nulla. Ci si deve preparare, bisogna sapere che cosa farà soffrire e quando è lì, fare uso di esso. Solo tu ti puoi preparare, solo tu sai cosa ti fa soffrire, fai il fuoco che cuoce, cementa, cristallizza, fa. Soffri per i tuoi difetti, nel tuo orgoglio, nel tuo egoismo. Ricorda te stesso, dello scopo.

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Senza sofferenza preparata non c'è niente, per quanto si possa essere consapevoli, non c'è più sofferenza. Nessun altro progetto, nulla. Questo perchè con la tua coscienza tu devi preparare cosa è necessario. Tu appartieni alla natura. Il cibo che mangi, che nutre la tua vita. Tu devi pagare queste sostanze cosmiche. Hai un debito, un'obbligazione, da ripagare con il lavoro conscio. Non mangiare come un animale, ma rendi alla natura quello che ti ha dato, la natura, tua madre. Lavoro - una goccia, una goccia, una goccia - accumulato durante il giorno, mesi, anni, secoli, forse darà risultati.

Domanda: Sono arrivato al punto di essere infelice, ogni cosa mi è disgustosa, di nessun interesse.

Gurdjieff: E quel fazzoletto sistemato così a modo nel tuo taschino? Quello ti interessa. Bene, la natura vuole il tuo bene, ne sono felice. Lei ti conduce al lavoro reale rendendoti tutto il resto disgustoso - è un particolare passaggio che devi fare. Più lavori, più verrai fuori da questa scomodità, questo vuoto, questa mancanza.

Domanda: Anche il lavoro mi è disgustoso.

Mme de Salzmann: Perché tu non lavori, non c'è mai nessun lavoro con te, niente tra noi anche quando siamo insieme - è il vuoto. Una persona non può portare tutto da sola. Sei tu che devi fare lo sforzo per te stesso. Stasera è lo stesso. Nessuno è lì - nessuno fa lo sforzo.

Gurdjieff: Poi si deve cambiare il modo di lavorare. Invece di accumulare per un'ora, si deve provare a mantenere costantemente la sensazione organica del corpo. Sentire il proprio corpo ancora, senza interrompere le proprie occupazioni ordinarie - mantenere un po' di energia, per prendere l'abitudine. Ho pensato che l'esercizio ti avrebbe permesso di mantenere l'energia a lungo, ma vedo che non è così. Bagna un fazzoletto, strizzalo, mettilo sulla tua pelle. Il contatto ti farà ricordare. Quando è asciutto, ricomincia. LA CHIAVE DI OGNI COSA - Rimani distaccato. Il nostro scopo è quello di avere costantemente la sensazione di noi stessi, della propria individualità. Questa sensazione non può essere espressa intellettualmente, poiché è inorganica. E' qualcosa che ti rende indipendente, quando sei con altre persone.

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