giovedì 6 marzo 2008

la pratica 2

Ciao E.,
non è solo la verifica della mia meccanicità lo stimolo al cambiamento, ma è anche la consapevolezza che questa meccanicità mi limita fortemente. Ti faccio un paio di esempi,
mi prefiggo di fare qualcosa per il mio lavoro o le mie attività, mi faccio un programma e poi regolarmente non riesco a portarlo a termine, c'è sempre qualcosa che rema contro, un sabotatore interno.
la mia miopia. Credo che ci sia un problema tra il centro motorio e gli altri centri, qualcosa non va, c'è uno squilibrio di funzioni. Forse il centro emotivo va a sovrapporsi al centro motorio o istintivo o qualcosa del genere. Ed inoltre, come l'esempio precedente, se mi prefiggo di fare una serie di tecniche per migliorare la vista, non riesco ad essere costante perché ci sono sempre nuovi stimoli e nuove cose da fare che mi sballottano qua e là. So benissimo che quelle tecniche funzionano, ma faccio fatica a rimanere "fermo".Osservarmi non è facile. Inizio e poi vado avanti per qualche minuto, poi sopravvengono altri pensieri ed adieu!Comunque oggi ho cominciato attivamente e mi sono anche procurato il libro di Ouspensky "Frammenti di un insegnamento sconosciuto". Va bene per cominciare?


Ciao GC,
quello che scrivi è molto interessante, parli esattamente di quella frustrazione che iniziamo a provare di fronte alla verifica della nostra mancanza di unità, una parte sceglie ed un'altra non ne sa nulla e appena un nuovo stimolo arriva dimentica tutto quello che è successo precedentemente e segue il nuovo.
Ricordati che il lavoro richiede tempo, non basta vedere per cambiare, quello è indispensabile, ma è necessario un percorso di comprensione e sviluppo per poter apportare dei cambiamenti in maniera tale da non arrecare danni da altre parti.
Una delle leggi fondamentali di cui si parla nel sistema è la legge del Tre, questa, per farla semplice, mostra che tra due forze esisterà sempre una sorta di bilanciamento e che quindi non è possibile un reale cambiamento. Nella dualità tra bene e male, giusto e sbagliato rimaniamo imprigionati in un onda da cui non si esce. La terza forza è qualcosa che dobbiamo scoprire e usare per poter sperare in un cambiamento reale.
Devi creare degli scopi alla portata delle tue possibilità questo ti aiuterà a scoprire le vie di accesso ad obiettivi più grandi.
Il tuo scopo in questo momento è diventare consapevole della meccanica delle cose, cerca di osservare il momento di passaggio dal tuo scopo ai desideri o disattenzione della macchina, cosa ti porta lontano, perché quale è la sua forza e su cosa fa leva in te. Insieme a questo cerca di farti, a livello intellettuale, un'idea chiara delle divisioni dei centri, delle loro funzioni, riflettici crea delle ipotesi e portale con te durante il giorno, vedrai che si attaccheranno o verranno confutate dalle tue azioni, in questo modo la comprensione che guadagni è tua e torna a te.
Fai questo esercizio:
quante più volte puoi durante la giornata, cerca di rallentare il flusso degli Io. Questo è direttamente collegato al tuo livello di attenzione, se sei nelle parti meccaniche dei centri non puoi avere attenzione, se sei in quelle emozionali essa sarà attratta da qualcosa e quindi catturata, per poter rallentare dei fare lo sforzo di focalizzare la tua attenzione, vale a dire essere nelle parti intellettuali dei centri, riflettere in maniera neutrale su quello che stai osservando o agendo e raccogliere l'informazione, cerca in abbinamento di non giudicare il momento ma di prenderlo per quello che è e ricordare da cosa è formato. Scrivilo, è parte dell'esercizio, la scrittura rappresenta una forzatura alla costanza se ti basi solo sul pensiero facilmente lascerai correre, se devi scrivere diciamo su base giornaliera almeno un'osservazione, hai un piccolo obbligo di costanza che ti può aiutare e che genererà la frizione tipica della decisione che deve essere portata avanti. Gurdjieff diceva di prendere uno scopo e di farne il proprio Dio, rifletti su cosa questo significa per te e porta la tua comprensione in questo esercizio. Datti almeno 5 giorni di esercizio.

Spero che ti sia di aiuto.
A presto,
E.

Nessun commento: