mercoledì 20 febbraio 2008

Processo di Rigenerazione



Al livello simbolico è il processo in cui la creatura imita il creatore.

La FORMA agisce sulla MATERIA per organizzarla in qualcosa di completamente nuovo ispirato ad un modello superiore. In natura esistono alcuni esempi di rigenerazione, come il lombrico o la coda della lucertola, nell'uomo, se escludiamo la ricostruzione della pelle in una ferita o la capacità di ricostruzione dei tessuti da parte di certi organi, il processo di rigenerazione è collegato esclusivamente al mondo interiore ed alla psicologia. Ciò che differenzia l'uomo dagli altri animali è la possibilità di diventare conscio di se stesso; questo è il processo di rigenerazione: l'uomo ha la possibilità di ricreare se stesso come essere conscio.
Questo processo è possibile, ma non automatico, cioè può accadere solamente attraverso uno sforzo intenzionale e mirato, gli altri processi che abbiamo studiato fino adesso avvengono anche in assenza di consapevolezza e coscienza.
Se osserviamo il grafico del processo vediamo che la prima forza è la FORMA, rappresentata dall'uomo stesso, in particolar modo dalla parte dell'uomo che desidera lavorare per la coscienza; è quel gruppo di Io che dal centro magnetico si sviluppa successivamente, attraverso il processo di rigenerazione, nel maggiordomo interinale, nel maggiordomo fino a raggiungere la sua massima realizzazione nella coscienza.

Da queste osservazioni appare chiaro che lo stimolo (prima forza) è possibile esclusivamente per quei gruppi di Io che sono in grado, e desiderano, essere presenti, da questo comprendiamo che questo processo dipende da un atto di volontà.

Per questo non possiamo sottrarci all'identificazione in maniera meccanica o automatica, è sempre necessario uno sforzo, perché appena fo sforzo viene meno torniamo nel sonno cioè ad agire in maniera automatica senza nessuna possibilità rigenerativa vale a dire senza nessun possibile cambiamento intenzionale.

La seconda forza nel processo, la MATERIA sono gli Io meccanici che possono essere cambiati dall'azione della volontà (prima forza). Attraverso il lavoro, la costanza e gli sforzi possiamo modificare le parti squilibrate in noi e permettere la creazione e manifestazione di facoltà "superiori" e la crescita della consapevolezza.
In base a cosa la prima forza agisce sulla seconda? La terza forza è il risultato della triade e ne è anche il "motore". Per poter riorganizzare e ricreare noi stessi dobbiamo agire in base ad un obiettivo, ad un principio vitale al di sopra della nostra spinta, un principio ispiratore che diriga i nostri sforzi.
Le idee del sistema e l'insegnamento forniscono la terza forza, la verifica degli stati superiori e di come questi rappresentino e introducano a una vita più completa sono lo stimolo per continuare il lavoro su di se e per verificare dell'esistenza di qualcosa di "superiore." Il maestro e gli studenti sono coloro che rappresentano la manifestazione vivente dei principi del lavoro su di se.

L'immaginazione incontrollata è una condizione meccanica che evidenzia uno stato di sonno, ma l'immaginazione intenzionale è creatività, è l'esperienza del processo di rigenerazione a livello del centro intellettuale, come l'idea di compiere le proprie azioni fisiche in maniera intenzionale rappresenta la rigenerazione del centro motorio. Il centro istintivo è in collegamento alle percezioni del nostro corpo, agli stimoli che ci invia, ad esempio riguardo al cibo che mangiamo, il centro emozionale si rigenera attraverso la considerazione esterna, la capacità cioè di percepire emozionalmente le persone che ci circondano.

Lo strumento attraverso cui tutto quello detto fino ad ora si manifesta è l'attenzione. Un livello di attenzione basso o in stato di fascinazione è la rappresentazione del sonno in cui siamo immersi per la maggior parte del nostro tempo, è una condizione di identificazione con quello che ci circonda e con gli stimoli che riceviamo. Quando una persone inizia a lavorare su di se gli viene insegnata l'idea dell'attenzione divisa, attraverso di essa possiamo essere consapevoli di noi stessi e di quello che stiamo facendo in maniera simultanea, possiamo iniziare a vedere come reagiamo agli stimoli, al fatto che siamo costantemente persi in uno stato di identificazione e di immaginazione e che le nostre azioni non sono il risultato della nostra volontà ma di reazioni automatiche incontrollate. Iniziamo a vedere con maggiore chiarezza la nostra reale condizione e così a fare i primi passi per comprenderla e per poterla, in futuro, cambiare.
Quando l'attenzione viene deliberatamente mantenuta su ciò che sta accadendo e su noi stessi è possibile innescare il processo di rigenerazione. Ma non dobbiamo dimenticare che, perché un processo avvenga devono concorrere in esso tre differenti forze. Così il nostro sforzo è la prima forza (FORMA) rivolto verso l'oggetto (MATERIA) la nostra abitudine, può innescare il processo di rigenerazione solo in presenza di una terza forza (VITA) che nel corso della storia umana ha assunto differenti nomi, Dio, Coscienza, Oro, Sole, Amore, Speranza, Libertà.
Il processo di rigenerazione si esprime nella sua forma, il Ricordo di Se, quando l'attenzione non è più divisa in due ma in tre, per cui lo sforzo di cambiare è finalizzato ad un ideale superiore che pervade le nostre azioni e ci porta a rappresentare con la nostra esistenza qualcosa di più grande che trascende la nostra singola forma.
Nel sistema quel ideale è raggiungere la coscienza, il "faro" e lo stimolo che genera e spinge il nostro lavoro, la sua manifestazione e ciò che permette di essere diversi da quello che siamo.

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