mercoledì 6 febbraio 2008

Il Processo di Creazione



Moltiplicazione, organizzazione, diversificazione. La forza VITA (attiva) agisce sulla MATERIA (passiva) riorganizzandola in qualcosa di superiore, e ottenendo una nuova FORMA (neutra) intermedia fra i due.

In questo processo la prima forza è anche la forza attiva che "agisce" sulla forza passiva per riorganizzarla con lo scopo di ottenere una nuova forma (terza forza).

Quando vogliamo costruire qualcosa partiamo da un'idea e iniziamo a cercare o raccogliere i materiali o le risorse di cui abbiamo bisogno. In questo punto l'ottava é discendente; dall'idea alla "realtà" incontriamo gli ostacoli che ridimensionano e rendono possibile la "creazione". Questi ostacoli derivano alle leggi che governano la trasformazione della materia in qualcosa di nuovo. Cercare i mezzi e le sostanze per realizzare un progetto ci porta ad incontrare le regole che dobbiamo rispettare. Così se decido di costruire un mobile devo tenere in considerazione il tipo di legno, i tempi e le scopo; queste sono leggi che"limitano" e "indirizzano" l'iniziale impulso attivo. Una volta che la VITA ha incontrato la MATERIA inizia il lavoro di realizzazione della FORMA. In questo punto l'ottava diventa ascendente, perché il risultato finale sarà una riorganizzazione della materia in modo farle avere un "valore" e "ruolo" superiore a quello di partenza, così un mobile finito avrà un valore ed un utilità superiore a quello del singolo pezzo di legno.

Il processo di Creazione però, analizzato come insieme, rappresenta comunque un’ottava discendente perché il risultato finale sarà comunque "inferiore" all'idea originaria, nel grafico la terza forza come FORMA ha un livello di vibrazioni e di energia inferiore allo stimolo di partenza la VITA. Questo processo ci permette di comprendere perché il risultato dei nostri sforzi è inferiore alle nostre aspettative, o a quello che avevamo "immaginato"; quando facciamo un progetto la prima forza risente della mancanza delle forze contrarie e ciò che pensiamo rappresenta solo un risultato ideale dei nostri sforzi. Possiamo ve ere come la conoscenza del processo di creazione ridimensioni la forza attiva e ci permette di arrivare agli intervalli nel processo di creazione con maggiore consapevolezza e possibilità di colmarli senza deviare in ottave laterali. Per comprendere meglio possiamo fare un esempio di un artigiano che decide di costruire un mobile e di un ragazzo che vuole costruire una libreria per la sua casa. Il ragazzo inizia il progetto partendo dalla sua idea limitata di come si costruisce una libreria pensando solo al risultato finale senza soffermarsi molto sui diversi aspetti della sua costruzione, questo per lui è uno stimolo sufficiente per la prima spinta: l’immaginazione. Va in una falegnameria e non sa che legno comprare, non avendo molti soldi ne compra uno a basso costo, compra gli attrezzi di base, martello, chiodi, vernice e pennelli ed inizia la costruzione. Molto probabilmente incontrerà moltissime difficoltà, ma se avrà la fortuna di non deviare l'ottava il risultato finale sarà di una pessima qualità ma probabilmente svolgerà la funzione di sostenere i libri.
L'artigiano da parte sua è già passato per l'esperienza dell'"inesperienza " e questo gli permetterà di organizzare differentemente il suo lavoro e ciò nonostante dovrà fare i anche lui conti con il materiale. L'artigiano sa come lavorare il legno e conosce i differenti procedimenti da seguire, ma non sa con che legno avrà a che fare o che tipo di difficoltà incontrerà nella lavorazione, questo genererà la differenza tra "l'idea" del mobile e la sua concreata realizzazione finale ma grazie alla sua conoscenza il risultato del falegname sarà superiore a quello del ragazzo e la possibilità di deviazione dell’ottava molto minore.

Questi esempi mettono in luce due aspetti del processo di creazione: il primo è che,
la forza contraria rappresenta la variabile del processo, quanto più la prendiamo in considerazione tanto meno il nostro risultato sarà influenzato da essa, anche se è impossibile eliminarla del tutto. Il secondo punto è che il processo di creazione è collegato ai successivi processi genera una catena. Questo si vede dall’esperienza dell’artigiano e anche nel ragazzo. Attraverso la realizzazione della sua “prima” libreria ha imparato qualcosa ha maggiore esperienza e potrà usarla in futuro in altri processi. Questa esperienza rappresenta una maggiore consapevolezza delle forze contrarie, anche se meccanica. Nella pratica questo può essere esemplificato dal fatto che il ragazzo avrà imparato che un tipo di legno è meglio di un altro, che se vuole fare un ripiano deve usare gli strumenti giusti e così via, se si troverà a costruire un'altra libreria la prima forza sarà differente perché avrà maggiore considerazione delle forze contrarie.

Riassumendo questa idea, la terza forza di un processo creativo rientra nel processo successivo come prima o seconda forza.
Così per il ragazzo la terza forza rientra nel processo come seconda, cioè l’esperienza detta le “leggi” allo stimolo (prima forza) per un altro processo. La libreria può rientrare nel processo come seconda forza nel momento in cui deve essere trasportata per essere messa in casa.
Un esempio di terza forza del processo creativo che diventa prima forza è il Raggio di Creazione dove i livelli di creazione successivi sono la prima forza del nuovo processo, ed aumentano il numero di leggi ad ogni passaggio. In questo si può vedere come il processo creativo è un ottava discendente perché il risultato finale ha un livello di vibrazioni, leggi, superiore allo stimolo iniziale.

La forza contraria introdurrà sempre un elemento di “rallentamento” delle vibrazioni provenienti dalla forza attiva, perché gli ostacoli che si possono incontrare non possono essere previsti completamente, il processo può solo avvenire nella “realtà”, quando avviene nella mente è solo immaginazione.

Una maggiore comprensione dell’idea che il processo di creazione è un ottava discendente la si può vedere nel fatto che ogni cosa che viene creata porta con se un numero maggiore di leggi come nell’esempio del Raggio di Creazione. Ad esempio la nostra libreria avrà bisogno di una certa manutenzione, dovremo spostarla e preoccuparci di buttarla via se non la vogliamo più, questo implica che abbiamo delle nuove ottave che si accompagnano al risultato del processo. Il livello di vibrazioni superiori rispetto alla seconda forza rappresentata dal legno grezzo porterà con se maggiori necessità di cura per il suo mantenimento.

Nel processo di creazione qualcosa di nuovo che prima non esisteva viene creato, se qualcosa che esiste già viene migliorato allora si ha un processo di digestione o raffinamento.

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