mercoledì 4 luglio 2007

Gli Esercizi 3

Accolgo con gratitudine il commento di " Anonimo" in Gli Esercizi 2 e desidero proporre una serie di esercizi iniziali, pratici, che possono essere usati da chiunque. Premetto che il lavoro non può essere generale e, per quanto ci possano essere esercizi "comuni" è indispensabile trovare o costruire insieme alle persone con cui lavoriamo esercizi e obiettivi personali riferiti alla condizione specifica.
Il primo passo nel lavoro, oltre a conoscere le idee su cui si basa la Quarta Via per la costruzione di nuovi atteggiamenti, è quello di iniziare a conoscere le parti che costituiscono la "macchina uomo". Queste sono comuni a tutti gli uomini, e la loro osservazione e comprensione è un lavoro indispensabile al fine di creare le condizioni per poter proseguire nello studio degli stati superiori.
Prima di introdurre gli esercizi è importante premettere che il fondamento della possibilità ulteriore del lavoro su di sé è quello di riequilibrare le proprie funzioni. Allo stato "naturale" l'uomo vive in una condizione di confusione delle sue funzioni (intellettuale, emozionale, motoria e istintiva). I centri agiscono con energie non proprie e le funzioni non svolgono il lavoro per cui sono predisposte sostituendosi fra di loro in maniera erronea. Il principio del lavoro sui centri è quello di riportare in equilibrio la macchina, fare si che un centro svolga la funzione per cui è stato creato. E' di fondamentale importanza in questo senso comprendere che non esiste qualcosa di buono o di cattivo, non è necessario essere nelle parti intellettuali dei centri tutto il tempo, ma è importante usare la giusta funzione per il giusto lavoro.
Per fare questo è necessario iniziare a conoscere le differenti parti di noi.
Inizierò da adesso una serie di articoli, pubblicati di quando in quando dal titolo Esercizi, e specificando di volta in volta se si tratta di esercizi intellettuali, emozionali istintivi o motori.

Il primo e più importante esercizio è quello di cercare di distinguere le differenti funzioni, intellettuale, emozionale, motoria e istintiva, e crearsi una "mappa" interiore delle loro espressioni, imparando così a distinguerle e a separarle.

Esercizi - Intellettuale
1)Per il centro intellettuale dobbiamo imparare ad osservare il pensiero, ed a pensare in maniera intenzionale visto che solitamente è il pensiero formatorio che genera il nostro pensare. Ogni volta che ci scopriamo a dire che una situazione è un in certo modo, come ad esempio quando parliamo delle persone che conosciamo con gli amici, l'esercizio è di esprimere una considerazione che non avevamo fatto prima. Ed esempio, quando parlo di Mario osservo che solitamente lo associo ad una persona che non si prende le sue responsabilità e capita che quando entra in un discorso inizio a ricordare la sua inaffidabilità in una data situazione ecc. L'esercizio è quello di cambiare il punto di vista, fare lo sforzo di vedere altro di Mario è parlare di quello, intenzionalmente e comprendendo un altro lato della sua persona. Non deve essere una menzogna, ma una reale osservazione di un differente lato della persona che conosciamo.
2) Ogni volta che leggete una pagina di un testo fermatevi alla fine della pagina, ad un punto di fine frase, e osservate quanto ricordate della pagina che avete letto, se riuscite a rievocare i collegamenti espressi nella lettura, quali e come. Quale era il vostro stato in relazione a quello che avere ricordato?.
Esercizi - Istintivo
Ogni volta che mangiate cercate di percepire intenzionalmente il sapore del cibo.
Esercizi - Motorio
Quando scrivere osservate il movimento della mano sulla tastiera o con la penna. Cercate di scrivere ogni parola intenzionalmente o essere più consapevoli delle lettere che la compongono, specialmente quando si scrive al computer si tende a invertire l'ordine delle lettere o a tralasciare delle lettere. Quando si scrive a mano si tende ad avere troppa tensione nella mano e a semplificare le lettere per guadagnare tempo.
Esercizi - Emozionale
1)Ascoltare un brano di musica classica o comunque non esplicitamente motoria (rock, techno, drum & Bass etc) cercando di percepire il variare del proprio stato emozionale.
2)Quando guardate un film cercare di esser attenti alle variazioni emozionali in relazione alle trame dei differenti personaggi. Cercare di essere consapevoli del ruolo che ognuno di essi rappresenta simbolicamente.

Spero che questa prima serie di esercizi possa essere di aiuto a chi desidera accedere ad una maggiore comprensione di sé. Ogni osservazione o commento è benvenuto, questo è un lavoro che esprime le sue massime potenzialità attraverso uno scambio costruttivo frutto di un atteggiamento positivo volto al miglioramento di sé.

Buon Lavoro.
E.

2 commenti:

Kuri ha detto...

Ho notato come per riuscire al momento a seguire questo osservare se stessi , debba rallentare le azioni che compio meccanicamente altrimenti mi sfuggono di vista.

Enzo ha detto...

Ciao Kuri,
è vero quando iniziamo a fare nuovi esercizi usiamo le parti intellettuali dei centri che rallentano il movimento per poter accrescere l'osservazione. E' come se l'energia venisse scissa fra l'osservazione e l'esercizio (le parti intellettuali funzionano per comparazione). A mano a mano che facciamo gli esercizi e acquisiamo dimestichezza con le loro componenti, vale a dire che passano dalle parti intellettuali alle parte meccaniche dei centri, possiamo aumentare la velocità, ma diminuisce la consapevolezza che distilliamo da essi. E' infatti importante che quanto più acquisiamo dimestichezza con un esercizio tanti più aumentiamo la sua complessità per favorire uno stato superiore. Resta il fatto che comunque con il tempo affiniamo i nostri centri ed espandiamo, grazie agli esercizi, la nostra capacità percettiva.
Buon Lavoro,
E.