domenica 15 luglio 2007

Il Maestro

La figura del Maestro un luogo interiore ed esteriore molto particolare per chiunque abbia desiderato imparare qualcosa nella propria vita.
Il maestro e quella persona che sapendo di più in relazione ad un certo argomento ci "insegna" quello che ancora non sappiamo ma che desideriamo conoscere.
Purtroppo spesso, troppo spesso, il maestro perde il fondamento del suo essere qualcuno che aiuta e trasmette e si convince di essere "assoluto", l'unico detentore del sapere e possessore dell'esperienza e delle vite altrui.
Nel malaugurato caso che nei vostri percorsi individuali vi capiti di incontrare un individuo tale, rifuggite dalla sua presenza, per quando abbia potuto possede qualcosa nella sua esistenza la ha perduta in qualche gorgo della sua crescita.. Fuggite prima di essere fagocitati dalla sua cecità e personalità. Gli studenti del Mago Nero nella Lotta dei Magi per dimostrare la loro venerazione lo baciano sulla pancia scoperta. E' importante sapere quale tipo di relazione si instaura fra noi e gli individui con cui scambiamo, cosa onoriamo di loro e cosa essi onorano di noi.
Un bellissimo estratto da "Oragean Version" di C. Daly King riporta la visione che lui aveva di Orage come Maestro. Credo che se potessimo mantenere questa visione e valutazione per chi consideriamo un maestro allora potremmo dire di aver trovato qualcuno con cui crescere insieme.
Buon lavoro a tutti.
E.

Non ho mai incontrato nessun maestro che così completamente avesse compreso che a nessun essere umano può essere insegnato nulla, che l'obiettivo del vero maestro e di assistere l'apprendimento di un altro. Assistendo fiduciosamente, con buona volontà e fornendo ogni possibile aiuto in base a ciò di cui dispone, senza lasciare una domanda perché troppo ignorante o troppo ovvia per meritare una risposta che creasse il desiderio di imparare a essere presenti, che incoraggiasse il desiderio di ogni possibile direzione senza mai consentire alla ruffianeria di intromettersi; e senza permettere alla relazione di "lui con maggiore conoscenza" verso "lui con minore" di negare se stessa o implicare una intrinseca superiorità nel possessore.

C Daly King - Oragean Version (pag 14)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe proprio bello avere l'Oragean version in italiano, io ne ho letti parecchi brani in inglese ma faccio più fatica a capire l'inglese che il testo nel suo significato. La traduzione sarebbe un'opera ciclopica ma a più mani non dovrebbe essere così lunga. Ringrazio "E" che mi ha stupito per la sua velocità di traduzione, io per tradurre la parte che ho postato ci ho messo una settimana. Sono ottave che senza un piccolo shock (sciocchino) si fermano lì. Comunque volevo proporvi questo: che tutti noi postiamo indizi e chiavi di lettura de I racconti di Belzebù a suo nipote che spero non abbiate preso per un libro di fantascienza. Io ho quasi finito di scrivere una paginetta con un po' di indizi per interpretarlo ma se ne avete non esitate a scriverli.
Faccio un esempio: confrontate le pag 41e42 con pag 83, in una si parla dell'Io reale nell'altra di Anulios ma c'e la nonna.
Atlantide è il subconscio
Belzebù è il centro intellettivo (non so se quello superiore), Hassein l'essenza o il centro emozionale, Ahun il centro motorio.

ciao
Gianniweb

Anonimo ha detto...

Osho parla di Wilhelm Reich


Wilhelm Reich è uno dei nomi più importanti nel mondo della psicologia. Forse egli è secondo solo a Sigmund Freud. Era il discepolo più giovane di Sigmund Freud, e prima di rispondere alla tua domanda, vorrei ricordare l'unico incidente nella vita di Sigmund Freud che ha un sapore Zen…
È qualcosa che è sempre stato presente intorno ai grandi maestri, ma non ce lo si aspetterebbe nella vita di Sigmund Freud. Voglio ricordarvi questo episodio per un motivo molto importante… rivela, infatti, che perfino un uomo come Sigmund Freud, ha il potenziale per diventare un mistico. Il fatto che egli si sia lasciato scappare questa opportunità, è un'altra storia.
Wilhelm Reich continuava a scrivere lettere a Sigmund Freud… era giovane -- forse era sui trentacinque… metà degli anni di Sigmund Freud -- e Sigmund Freud non aveva interesse in una persona così giovane. Lavorava da anni, i suoi colleghi erano tutti vecchi, e il suo movimento era diventato internazionale. Quindi, non riusciva più a prendere nuovi studenti e nuove responsabilità, e rifiutava. Fu così che rifiutò il suo miglior allievo.
Ma Wilhelm Reich era tedesco, testardo. Non lo si poteva rifiutare impunemente. Egli si presentò comunque a un appuntamento, sebbene fosse stato cancellato. Bussò alla porta, e Sigmund Freud, in persona, gli aprì. Si guardarono, e ci fu un attimo di silenzio.
Sigmund Freud disse: "Ma io ho annullato questo appuntamento."
E Wilhelm Reich ribatté: "Ma io no… e mi sembra ovvio che un appuntamento preveda l'incontro di due persone… quindi entrambi lo devono annullare! Per ciò che mi riguarda, io sono ancora disponibile, e ritenevo di dovermi presentare ugualmente, perché io non ho affatto annullato il nostro incontro."
Sigmund Freud guardò di nuovo Wilhelm Reich, come se esitasse o soppesasse il da farsi… "Che fare con costui?" Gli disse: "Io sono vecchio. Lei è troppo giovane; io non sarò in grado di terminare il mio insegnamento. Ed è possibile che lei non vada d'accordo con me, perché apparteniamo a due diverse generazioni. Perché perdere tempo? Inizi da solo, lei ha la mia benedizione".
Con le lacrime agli occhi Wilhelm Reich ringraziò Sigmund Freud e tornò a casa. Poi conobbe le energie dell'uomo, capì come funziona la mente, i livelli di coscienza…
Fu un bene che venisse rifiutato, perché in questo modo, aprì una porta totalmente nuova, e continuò per il resto della sua vita a ringraziare Sigmund Freud: "Se non mi avesse rifiutato, sarei divenuto un semplice seguace. In quel momento fui ferito, ma gli sono immensamente obbligato per avermi lasciato camminare da solo. Ho dovuto partire da zero, ma ho preso una direzione del tutto differente, e ora posso capire che tutto il lavoro di Sigmund Freud consiste nell'analisi dei sogni e non ha nulla a che vedere con la realtà."
I sogni sono solo ombre. Tuttalpiù la psicoanalisi vi può dare dei sogni normali, può aiutarvi a evitare gli incubi. Ma più di questo non accade.

Wilhelm Reich iniziò a lavorare sull'energia dell'uomo. Naturalmente, se si lavora sull'energia umana, prima o poi si entra in contatto con la sorgente di tutto -- cioè l'energia sessuale. Nel momento in cui egli toccò il tema dell'energia sessuale, tutte le religioni lo condannarono. Il governo fu contro di lui; gli psicologi gli si opposero, e la sua situazione divenne molto strana.
Egli era giunto a sperimentare che quando due amanti si avvicinano l'uno all'altro, se è presente l'amore, si sprigiona una forza magnetica. Se esso non è presente, si ha solo l'incontro tra due corpi, ma mai di due energie.
Reich aveva una mente scientifica. Costruì una camera dentro la quale due persone potevano fare l'amore.
Egli pensava che l'energia creata dall'amore, potesse essere catturata e poi riutilizzata. Ebbene, questa è una faccenda intricata. Reich non poté dimostrare niente: la camera era vuota. Non c'era modo di materializzare l'energia biologica, tuttavia egli raccolse ogni possibile prova sperimentale.
Se qualcuno soffriva di impotenza, Reich lo faceva entrare nella camera, e la sua impotenza spariva -- perlomeno per alcuni giorni -- come se la sua batteria si fosse ricaricata.
Era una prova indiretta, ma qualcosa era successo: nella camera era avvenuto qualcosa… la camera non era vuota. Egli diceva agli amanti: "Anche se non fate all'amore, è sufficiente che stiate sdraiati, vi stringiate teneramente, vi fondiate l'uno nell'altro."
Il suo lavoro era strano, difficile… ed era reso ancor più difficile dalla società, perché immediatamente tutti lo condannarono, lo accusarono di operare con il diavolo -- proprio come dicono di me! -- sostenevano che bisognasse rinunziare al sesso, mentre lui insegnava pratiche strane.
Queste pratiche mostrano il suo genio. Egli non aveva alcuna idea del tantra, non era mai stato in Oriente. Ma le pratiche che scoprì, sono vecchie di diecimila anni… Reich le riscoprì, ed esistono migliaia di testimonianze di persone guarite da lui… perché iniziò a curare altri pazienti, non solo quelli affetti da disturbi sessuali.
Poiché l'energia sessuale è energia pura, può assumere le forme più diverse: può diventare la vostra intelligenza, essa può diventare il vostro silenzio… e lui iniziò a curare la gente.
La cura era semplice: si limitava a metterli in quella camera, dove rimanevano per quindici, venti minuti… e con alcune sedute, venivano guariti. Ma la scienza medica era contro di lui, dicevano: "Quest'uomo non è abilitato ad esercitare come medico."
Ecco come è cieca la legge. Quest'uomo aveva curato migliaia di persone da malattie strane, che non erano curabili dalla medicina comune, dalla medicina ufficiale, ma di ciò non si tenne conto. La questione era se lui avesse i titoli: "È abilitato ad esercitare quella professione?"
Wilhelm Reich rispose: "Io non uso la medicina. io non prescrivo nessuna cura. Tutta la medicina è in quella camera. Se la volete chiamare medicina, in tal caso le facoltà di medicina delle vostre università dovranno dimostrare quale tipo di medicina esista lì dentro. Ma quando vi dico di osservare ciò che ho scoperto, voi pensate che io sia pazzo, e quando curo la gente, dite che sono un criminale. Io non ho fatto del male a nessuno".
Ma la scienza medica, la chiesa cristiana, il governo -- tutti lo citarono in giudizio. È facile dare il via a un processo: le basi possono essere false, infondate, ma in questo modo, potete perseguitare qualcuno per anni. Egli fu denunciato dalle istituzioni più diverse… divenne tesissimo, e non c'era nessuno a sostenerlo, nemmeno i suoi colleghi.
Erano tutti contro di lui, perché la loro psicoanalisi sarebbe morta se la sua camera orgonica si fosse affermata. La medicina non è pronta ad accettare chi non abbia titoli medici.
I suoi amici lo abbandonarono. E Reich cadde nella più profonda disperazione. Aveva fatto una scoperta di grande importanza per l'umanità, e ciò nonostante non riusciva a convincere nessuno. La sola cosa di cui tutti erano convinti era che fosse pazzo. La gente si limitava a ridere, a disegnare vignette umoristiche, a denunciarlo al tribunale.
Alla fine, fu imprigionato, perché esercitava come medico, senza averne la qualifica. Potete vedere l'astuzia degli uomini: egli non praticava la medicina, praticava la guarigione -- questo lo si poteva affermare; ma non si poteva dire che praticasse la medicina. Egli non faceva del male a nessuno, ed era pronto a collaborare con qualsiasi ricercatore. Era disponibile a parlare con tutti della sua scoperta, nei minimi dettagli.
Ma le sue scoperte andavano contro il mondo cristiano; le sue scoperte andavano contro la cosiddetta moralità. Le sue scoperte andavano contro la vostra intera struttura sociale, la struttura dell'istruzione, la struttura politica.

Reich è stato uno dei più grandi rivoluzionari di tutti i tempi, ed è rimasto sconosciuto, nessuno ne ha rispetto, nessuno lo ricorda.
E in carcere devono averlo torturato in modo terribile.
Non era un uomo che potesse crollare facilmente, era una persona davvero integra, e la gente che lo conobbe, testimonia che fosse raro trovare persone come lui, così forti, profondamente radicate nell'esistenza, con un ottimo "grounding". Tuttavia, in carcere impazzì. Io sospetto che lo abbiano fatto impazzire. E' molto facile portare qualcuno alla follia, quando tutto il potere è nelle vostre mani, e l'altra persona è assolutamente inerme.
Quando impazzì… questo è il mondo: quando era all'apice della sua fama, aveva amici, colleghi e una donna bellissima che lo amava. Ma quando uscì di prigione, la donna chiese il divorzio, gli amici sparirono, e i colleghi dissero chiaramente di non volere avere a che fare con lui, perché era sufficiente per creare sospetti.
E' triste che sia morto, ma voglio aggiungere che fu costretto a morire. Se boicottate una persona al punto di renderla un'isola nel grande oceano dell'umanità: create distanze, la isolate, le impedite di comunicare con tutti; e s e tutti pensano che sia matta… è naturale che la sua voglia di vivere svanisca.
Reich si chiuse in se stesso e morì.
Ed è strano che, dopo la sua morte, il suo lavoro sia rimasto al punto in cui lo ha lasciato. Ha in sé un immenso potenziale. Deve essere portato avanti, e lo si deve portare avanti, insieme al tantra.

Io definisco Wilhelm Reich un moderno maestro di tantra, anche se non ne era consapevole. Forse, nelle sue vite passate, aveva conosciuto i segreti del tantra -- perché il suo lavoro conteneva tutti quei segreti.
Non ci crederete, ma in India in un 'epoca lontana, duemila anni fa, vivevano duecentomila seguaci di un particolare gruppo tantrico.
Essi vivevano nudi. Le coppie usavano un'unica gonna, una semplice gonna, molto larga, che li avvolgeva; era fatta di una seta speciale che impediva il passaggio, sia verso l'interno che verso l'esterno, di qualsiasi tipo di energia. Essi andavano a pregare o a fare qualsiasi altra cosa… ma rimanevano sempre insieme, nudi, avvolti nella loro gonna.
In questo modo, tentavano un esperimento di grande interesse per l'umanità, che consiste nel fondere e mescolare la bioelettricità femminile e quella maschile. Infatti, il semplice incontro di questa bioelettricità, può aiutarvi ad andare in profonda meditazione senza molto sforzo, per contrastare i vostri pensieri.
Essi formavano centomila coppie e Raja Bhoj, che a quel tempo era il re del paese, era su tutte le furie: "Tutto questo distruggerà la nostra moralità, corromperà i nostri figli. I bambini li vedranno e chiederanno: 'che razza di gente è mai questa? Vivono nudi, nella stessa gonna!' Questa gente corromperà irrimediabilmente la nostra religione e la nostra tradizione."
Bhoj decise di ucciderli tutti. Centomila coppie -- e questo significa duecentomila persone -- furono uccise in tutto il paese, furono bruciate vive. Non una sola coppia fu lasciata vivere; i loro libri furono bruciati, i loro templi furono dati alle fiamme. non è mai accaduto, prima o dopo di allora, che una tradizione fosse distrutta così brutalmente, in modo così inumano.
Tuttavia, quando si solleva l'argomento "sesso", subito si disturba quanti hanno il potere, perché nessuno di coloro che detiene il potere vuole che la gente viva la propria sessualità nella sua totalità. Essi vogliono che viviate la vostra sessualità al minimo, perché se vivete al minimo delle vostre potenzialità, potete essere mantenuti in schiavitù. Se vivete al massimo di voi stessi, siete potentissimi, siete intelligenza allo stato puro… siete simili a rocce, e nessuno può distruggervi. Chiunque provi a distruggervi, viene distrutto.

Wilhelm Reich verrà rivalutato, perché ciò che faceva era assolutamente scientifico. Nessuna cristianità può impedirlo, nessun governo può impedirlo. E forse…
Moltissimi dei miei sannyasin conoscono la psicologia, la psicoanalisi, la psicologia analitica, e diverse altre scuole… forse alcuni dei miei sannyasin inizieranno a lavorare su Wilhelm Reich.
Egli è dei nostri.
Io gli conferisco il sannyas alla memoria.

Tratto da: "Sermon in Stones"
Settima Sessione - 6 dicembre 1986

Enzo ha detto...

In relazione al commento "Osho parla di Wilhelm Reich", non posso dirmi d'accordo sul concetto di maestro inteso da Osho in qiesto articolo, ne su come affronta la vita di Riech, l'impressione di questo testo, per quanto non ho nessuna conoscenza di Osho è che vengono utilizzate storie altrui per enfatizzare e glorificare se stessi e la propria scelta o via. In questo articolo non si parla di Reich come maestro, analizzando il suo lavoro in un senso critico e mostrando la sua connessione con le persone con cui lavorava e cercava di aiutare, ma piuttosto si parla superficialmente di lui per introdurre il tema del martirio e della grandezza degli uomini che lo subiscono perché sono degli incompresi, geni che la società respinge.. poco male, ma usare questo concetto per introdurre la propria grandezza e portare il discorso sul versante di quanto, essendo incompresi dalla società siamo grandi, non è qualcosa che personalmente apprezzo, mi sembra, e lo conosco già, un atteggiamento di auto glorificazione, troppo speso simbolo di vanagloria e non sincera consapevolezza del lavoro. Poco male, sono le mie comprensioni.
Nell'intenzione del post originario la figura del maestro si esprime in un individuo che si pone come modello e ispirazione per la comprensione non come uno che deve dire cosa è giusto o sbagliato, come il mondo è sbagliato e come lui è grande, la vanagloria di un maestro per la mia esperienza è sicuro sinonimo di pochezza, se dobbiamo convincere gli altri di quello che siamo probabilmente è perché non siamo ma esistiamo solamente attraverso il riflesso di chi ci sta di fronte e dipendiamo da lui e dalla sua considerazione di noi.
A presto,
E.

Anonimo ha detto...

Un maestro è una persona in carne e ossa in contatto con influenza c(scuola di un mondo superiore) non ha nulla a che vedere con le nozioni intellettuali che possiede e che non può trasmettere se non eseguendo la volontà di influenza c e creando condizioni di lavoro all'allievo.Ipotesi di lavoro autodidatta non esistono ed è scritto in modo molto chiaro su Frammenti di un insegnamento sconosciuto.Tutte le chiacchiere comprese quelle che sto facendo in questo blog non hanno nessuna valenza tranne ,forse qulla di formare il centro magnetico di qualcuno che verrà portato in una scuola.Il resto è mal di testa.

Enzo ha detto...

Caro anomino che hai postato il 21 Dicembre.. dal tuo post mi semrba di dedurre che fai parte o hai fatto parte della Fellowship of Friends.. mi sembra che la tua osservazione risenta di un certo fatalismo inserente ad una volontà superiore che noi dobbiamo, purtroppo troppo spesso ciecamente, seguire perché lo ha detto il maestro. Nel blog mi semrba di aver chiaramente delineato la figura del maestro come colui che accompagna e non si sostituisce al discepolo che deve mantenere la responsabilità del suo pensiero ed essere. Questa responsabilità credo che si esprima attraverso il confronto, anche con il maestro, (facendo attenzione ai respingeti) che è necessariamente, ed in prima istanza dialettico, quindi comporta un grande uso della componente intellettuale che è uno stumento necessario di scambio; come è chiaramente specificato nei testi della Quarta Via. Sono d'accordo che non possiamo fare il lavoro da autodidatti, ma un maestro non ho mai verificato che possa o debba essere un Dio o un angelo assoluto che nega l'esistenza dei suoi allievi come purtroppo accede nella maggior parte dei casi.
Mi farebbe piacere continuare il nostro confronto, ma credo che per amonimo queste siamo speculazioni intellettuali che non possono servire ad altro che allo sviuluppo del centro magnetico (il che sarebbe già tanto).. o forse dovrebbe ricevere il segno che l'inflienza C lo indirizza a continuare? chissà.. buon lavoro anonimo e ricordati delle verifiche che hai fatto, quelle sono il tuo unico e prezioso possesso..