lunedì 9 luglio 2007

Osservazione

Potete, attraverso uno sforzo di reale immaginazione, vedere voi stesso salire una collina verso le nostre due figure sedute là. Potete da quel punto di vista percepire certi aspetti di Sherman Grath (voi stesso), che avete sempre considerato erroneamente essere voi stesso. Egli è solo una possibile fase di voi stesso.
Le cinque cose più immediata che osserverete di lui – la postura del suo corpo, l’espressione della sua faccia, il tono della sua voce, i gesti delle sue mani e braccia, o altre parti del suo corpo, così come la sua “carrozza” si muove attraverso la vita. Queste sono le cose esterne di un uomo che ognuno può vedere. Ma dobbiamo essere simultaneamente consapevoli di esse e mettere in conto gli aspetti interiori che sono conosciuti solo da noi stessi.
Quindi le nostre emozioni devono essere osservate – non direttamente perché non è possibile. Ma possiamo e dobbiamo osservare le evidenze fisiche del nostro stato emozionale. Poi dobbiamo aggiungere a questo la consapevolezza dei nostri processi intellettuali.
Tutte queste osservazioni restringeranno, eventualmente, la nostra attenzione allo studio delle nostre abitudini. Gradualmente diventerà possibile cambiare i propri comportamenti cambiando il proprio stato fisico o mettendoci in nuove circostanze o fornendo nuovi stimoli attraverso il proprio sentire. Adesso, se la chiave è una, specialmente all’inizio, sarà la realizzazione simultanea della consapevolezza di quanto sia più possibile.
Estratto (tradotto) dal primo incontri di Gurdjieff e Orage.

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