martedì 10 giugno 2008

La Sindrome del Pensare-Parlare

Prosegue la traduzione del testo di De Ropp sul Lavoro Immaginario, di seguito la prima "trappola", grazie a Jgor per il suo lavoro di traduzione.
Buona Lettura,
E.

Questa è una trappola molto subdola in cui cadere. Si parla del Lavoro. Si pensa al Lavoro, Ma parlare e pensare del lavoro non produrrà mai risultati, come parlare e pensare del sesso non farà nascere un bambino. Il lavoro comporta il fermare il dialogo interiore, ma noi che ci siamo abituati a continui scambi interiori, non siamo a nostro agio nello stato di silenzio. Noi abbiamo la necessità di parlare a qualcuno di qualcosa. Se non troviamo nessun altro parliamo a noi stessi. Questa abitudine di parlare del Lavoro è incoraggiata dalla tendenza di coloro che pensano di essere "nel Lavoro" di trovarsi in gruppi. Teoricamente questi gruppi dovrebbero servire ad un utile proposito. Il loro intento è incoraggiare lo scambio di osservazioni, di promuovere l'obiettività, la sincerità e così via. I gruppi raramente raggiungono questo scopo perché, in molti casi, l'ultima cosa che le persone vogliono fare in questi gruppi è confrontarsi con le proprie debolezze. Si proteggono dal confronto attraverso un sistema elaborato di ammortizzatori e non anno intenzione di sacrificare questi ammortizzatori.
CONTINUA

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