martedì 6 maggio 2008

Il Lavoro Immaginario

Questa è la traduzione di un capitolo dal libro di Robert de Ropp, allievo di Ouspensky che mi ha colpito molto per quello che dice e per la verifica che ho fatto delle sue parole, ho inserito per adesso solo la parte introduttiva lasciando per un secondo momento le descrizioni delle singole "trappole".
Spero che sia di aiuto.
Buona Lettura.
E.

Traduzione dal libro "Self Completion" di Robert S. de Ropp ed. Gateways.

Schiavo e Maestro
Che cosa è il lavoro?
Può essere definito molto semplicemente.
Il Lavoro coinvolge la trasformazione di un melmosa illusione galoppante dello schiavo in un illuminato, completo maestro.
Definiamo il significato della parola maestro e schiavo.
Lo schiavo non ha controllo sulla sue vita, è spinto da forze esterne, alla mercé delle impressioni casuali, schiavo delle abitudini, molte delle quali sbagliate, preda della credulità, suggestionabilità, speranza e paura.
Oltre tutto lo schiavo è una creatura di fantasia. Vive nel mondo dei sogni. E' tagliato fuori dalla conoscenza del mondo reale per via di un meccanismo nel suo cervello, il lavoro del quale genera illusioni. Lo schiavo mente a se stesso circa se stesso e su ogni altra cosa. Non sa che sta mentendo. E' uno schiavo che sogna di essere libero. Mennte sognando di conoscere la verità.
Il maestro ha liberato se stesso dal meccanismo che genera l'illusione nel suo cervello. E' un abitante del mondo reale. Per entrare in questo mondo ha sacrificato i suoi sogni. Si è confrontato temerariamente con la verità circa sé stesso e gli uomini. E' stato forte abbastanza per sfuggire alla prigione in cui lo schiavo passa la sua vita. E' completamente sveglio: Ha visto la verità che lo ha reso libero. Ma ha pagato un incredibile prezzo per raggiungere la libertà.
CONTINUA

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