venerdì 28 settembre 2007

Il cibo di cui ci nutriamo

Nel sistema l'idea delle impressioni è molto importante.
Le impressioni sono un tipo di cibo di cui ci nutriamo quotidianamente, non potremmo vivere più di tre secondi senza impressioni e anche quando non ne siamo consapevoli le assorbiamo ogni momento della nostra vita. E' importante comprendere che abbiamo una responsabilità in relazione alle impressioni; è come scegliere di mangiare un particolare cibo, se non è buono ci avveleniamo. Ma per quanto questo è semplice da comprendere in relazione al cibo, quando lo riferiamo alle impressioni è più difficile. Il mondo contemporaneo rigurgita informazioni tendenziose, esalta il qualunquismo e ci riempie di immagini irreali e menzognere che vanno a creare le nostre proiezioni, immaginazioni e speranze.
Quando pensiamo a qualcosa abbiamo sempre la tendenza a una forma proiettiva, associando il nostro desiderio con immagini e pensieri, frutto delle impressioni che abbiamo ricevuto.
Ad esempio ho potuto osservare come mentre stavo per raggiungere un attraversamento pedonale dove una macchina era parcheggiata, pensavo che sarebbe stato meglio passare dietro alla macchina così sarebbe potuta partire senza che la bloccassi al mio passaggio.. ma prima di arrivare alle strisce la macchina e partita, questo mi ha fatto pensare a come è vano il continuo proiettarsi in un futuro che non esiste e come la mia proiezione fosse totalmente collegata a quello che penso essere gusto o sbagliato.
Un giorno alle terme ho osservato il disagio nel non essere fisicamente come vorrei e mi sono domandato da dove giungeva questo attacco di considerazione interna, dall'immagine stampata nella mia mente di come dovrei essere. Non serve dilungarsi troppo sui limiti della società de delle psicosi dell'immagine alle quali siamo soggetti, esse sono il frutto di impressioni ricevute inconsapevolmente.
Il risultato del lavoro è la consapevolezza delle nostre realtà nei loro propri termini. Un lavoro costante di osservazione delle nostre proiezioni e dello sforzo di riconoscerle come immagini inculcate meccanicamente può aiutarci a generare la necessaria terza forza per scansare il pensiero associativo automatico ed usare il momento per tornare alla nostra realtà, nei suoi propri termini. E' importante domandarsi quando siamo davanti alla televisione o decidiamo di leggere qualcosa o di andare in certi posti che impressioni stiamo ricevendo, cosa queste mettono in moto e come ci nutrono.
Il lavoro su di Sé parte dall'assunzione di responsabilità del proprio mondo interiore ed esteriore e le impressioni sono il nostro cibo più importante.
Buon Lavoro.
E.