venerdì 21 settembre 2007

I punti di vista

Dalla Quarta Via di Ouspensky:
D: Avete detto che il centri intellettuale potrebbe controllare il centro emozionale, se sapessimo come. Potete dirci come?
R: Tutta la faccenda sta nell'apprendere come. Nel trovare emozioni connesse con un certo tipo di pensare, con certi punti di vista. Se acquisite nuovi punti di vista, allora dopo qualche tempo l'emozione connessa con i vecchi punti di vista scomparirà. Parecchie emozioni dipendono dai punti di vista. Ma è un lavoro lento.
D: Perché deve essere fatto lentamente?
R: Perché nessuno lo può fare rapidamente. Richiede qualche tempo cambiare i punti di vista, stabilire nuovi punti di vista. Ciò significa distruggere i respingenti, e questa è una cosa penosa. Inoltre, i respingenti non possono essere distrutti immediatamente, perché allora uno non avrebbe assolutamente più controllo. Nella maniera ordinaria, uno controlla se stesso con l'aiuto dei respingenti. Quindi i respingenti vanno distrutti gradualmente e al tempo stesso va creata la volontà. Se un respingente è distrutto, la volontà deve essere messa al suo posto, altrimenti uno non sarà protetto dai respingenti e non avrà volontà: sicché egli si troverà in uno stato peggiore che che con il respingente. Questo è perché i sistemi meccanici di sviluppo di sé sono pericolosi, perché mediante qualche mezzo meccanico, senza sapere ciò che sta facendo, uno distrugge questo e quell'importante respingente senza mettere niente al suo posto, e trovarsi in uno stato peggiore di prima. I mezzi debbono essere consci, bisogna sapere.