venerdì 15 gennaio 2010

Stavo rileggendo la lista dei doveri esserici e mi sono reso conto che l'ordine con cui sono indicati non è casuale, questo vuol dire che prima di poter passare da uno all'altro è necessario che il precedente sia realizzato.
Per cui se sono troppo preoccupato nel procurarmi il cibo e il necessario per la mia sopravvivenza sarà difficile potermi dedicare all'autoperfezionamento, così se il mio bisogno di autoperfezionamento è solo per la gratificazione del cane che è in me sarà inutile la conoscenza delle leggi della creazione del momndo e soprattutto sarò profondamente impermeabile alla loro manifestazione al di fuori del mio egoismo.. e dunque sarò sicuramente in opposizione al concetto di pagare il qualunque debito sia ingiustamente posto sopra la mia esistenza.. e in relazione a questo cosa vogliono gli altri da me e cosa devo io agli altri? il loro perfezionamento? tutt'al più mi confronto con gli altri per tittillare la mia vanità..

Il primo dovere: avere nel proprio essere-esistenza tutto quanto soddisfi e sia veramente necessario per il proprio corpo planetario.

Il secondo dovere: avere un bisogno istintivo, costante ed inflessibile, per l'auto-perfezione nel senso dell'essere.

Il terzo dovere: lo sforzo cosciente di conoscere sempre di più sulle leggi della creazione del Mondo e del mantenimento del Mondo.

Il quarto dovere: lo sforzo, dall'inizio della propria esistenza, di pagare al più presto il debito del proprio nascere e della propria individualità, in modo di essere liberi di alleviare il più possibile il Dolore del nostro Padre Comune.

Il quinto dovere: lo sforzo di prestare sempre assistenza al perfezionamento più rapido possibile di altri esseri, sia quelli simili sia a quelli di altre forme, fino al grado del sacro " Martfotai," ovvero fino al grado dell'auto-individualità.

8 commenti:

Beta ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Bisogno#La_piramide_di_Maslow

adrea ha detto...

Dando un'occhiata leggera ai 'doveri esserici', mi sembra che i primi tre siano cose abbastanza normali da voler ottenere per qualsiasi essere umano decente.
Il quarto mi ricorda fortemente il fatto di essere nati col peccato originale di assurdita' cattolica.
Per un sistema basato sulle verifiche non capisco perche' introdurre un'idea come questa. Ancora piu' strano e' che ci si creda senza pensarci.
Il quinto segue il quarto, sia cronologicamente che per assurdita' (almeno se non si possiede una natura religiosa.....).

Leo ha detto...

Sono d'accordo con Andrea.
Vedo gia' i piccoli Balilla della Quarta via, armati del loro inseparabile lavoro, andare a combattere per i loro doveri esserici, pagare una volta per tutte il loro debito col mondo, e fare carriera fino ad arrivare al grado di "Generale Martfotai".
Come disse Baffone:
"Credere, Obbedire e... Ricominciare a Credere!"

Enzo ha detto...

Beh che dire di questi commenti, sono punti di vista, ma è sempre interessante aver a che fare con visioni evolute che riescono ad abbracciare più possibilità invece di rinchiudere tutto in limitate e negative espressioni di una sola interpretazione e dunque vissuto.
Grazie,
Enzo

andrea con la n ha detto...

Caro Enzo,
grazie per gli auguri.
Mi sembra che tu preferisca evitare il punto della conversazione.
Non ti sembra interessante osservare come (soprattutto per noi che siamo nati in ambiente cattolico) abbiamo cercato un sistema/filosofia che non fosse di natura religioso perche' per qualche motivo ci sentivamo piu' affini ad esso/a, e siamo finiti a credere nelle stesse cose propinate dalla chiesa (almeno in parte)?
Quantomeno si potrebbe cercare di vedere in noi stessi, la tendenza a trovare le risposte che ci fanno piu' comodo.
E' facile pensare di star facendo qualcosa in nome di un dovere esserico divino che il non assumersi tutta la responsabilita' per le cazzate che facciamo!

Auguri anche a te a la dolce famigliola (bacia C. per me).

p.s. (ti ricordi che chiedesti una fotografia? hahaahah)
attento a non diventare un sofista della quarta via. Se credi in qualcosa oppure no, dillo senza tanti problemi (l'ultimo commento sembra un voler dire e non dire al tempo stesso!)
un abbraccio

Enzo ha detto...

Caro Andreuzzo,
non intendo evitare il punto della conversazione e personalmente sono d'accordo con l'idea che sicuramente siamo influenzati dalla nostra formazione cattolica, sono d'accordo con il fatto che le cose possano essere lette nel modo che è stato esposto nei commenti, ma penso che ci possano essere anche altri modi, tutto qua è una questione di scelta, se poi questa sia condivisa o meno da altre persone non può diventare una discriminante.
Ciao a presto,
un abbraccio anche a te.

Omon ha detto...

Veramente singolari questi ‘doveri esserici’:
“pagare al più presto il debito del proprio nascere e della propria individualità”?
“alleviare il più possibile il Dolore del nostro Padre Comune”?
“prestare sempre assistenza… , fino al grado del sacro ‘Martfotai’, ovvero fino al grado dell'auto-individualità”?
Un conto e’ che lo abbia scritto l’illustre visionario Tal dei Tali, ma riportarlo su questo sito… che sbandiera ‘l’esperienza’… per poi unirsi al coro…
“e mi sono reso conto… che prima di poter passare da uno all'altro è necessario che il precedente sia realizzato.”
“e dunque sarò sicuramente in opposizione al concetto di pagare il qualunque debito sia ingiustamente posto sopra la mia esistenza…”

Sei proprio sicuro? "
Il Dolore del nostro Padre Comune”?

Purtroppo le tue intenzioni non sono ancora una volta seguite dalle tue azioni, evitando inesorabilmente il punto della conversazione.
Una volta dicesti: “E chi ha detto di non avere dubbi?”
Lo hai detto e forse lo dici ancora, ma questo certamente non leva il fatto che non volendo affrontare i temi qui discussi o cercando scappatoie dicendo che ci sono altri modi di interpretare il significato delle cose (senza peraltro fornire alcuni dettagli), sia una chiara indicazione dell’assenza di dubbi, e della presenza di una incrollabile fede che con le unghie cerchi di mantenere intatta. Tutto questo accade proprio perche’ non sai di averla.

Seriamente Enzo… “Martfotai?”

Enzo ha detto...

Povero Omen,
mi sembra che l'unico he non ha dubbi qui sei tu in tutte le tue espressioni e "confronti" (ammesso che tu sappia cosa questo voglia dire).
Sei schiavo delle tue personali menzogne, che non sei in grado di vedere e di cui ti fai forte, ma nonostante la tua buona capacità dialettica sei effettivamtne molto ottuso. Nessuno interagisce con te, te lo sei chiesto perché, forse tu pensi perché non hanno agromenti, ma come ti ho già detto è perchè sei tedioso e lo scambio con te è inutile e improduttivo..
seriamente Omon, ma che ci stai a fare?
Ciao Ciao..